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Tra paesaggi innevati, lontano dalla folla

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Tracce nella neve –

libertà nel cuore

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Passo dopo passo nella magia dell’inverno

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escursioni con le ciaspole

La racchetta è probabilmente il più antico strumento per muoversi nella neve fresca utilizzata dall’uomo. Negli ultimi anni, è stata creata un’ampia rete di percorsi ben sviluppata. ImmergeteVi in questo bellissimo paesaggio invernale in mezzo alla natura respirando aria fresca, percorrendo sentieri sicuri al riparo dalle valanghe, nel sole invernale dimenticando le problematiche della vita quotidiana. Oltre alle diverse escursioni di gruppo con accompagnamento, vi è anche la possibilità di facili e brevi percorsi in solitaria orientandosi con le mappe che riportano tutti i sentieri.

escursioni con le ciaspole

escursioni con le ciaspole

Durata: 4 h
Lunghezza: 15 km
Dislivello: 630 m
Arrivo: Berghotel Piné
Partenza: Berghotel Piné

Partiamo direttamente dal Berghotel Piné a Lavina Bianca in Val di Tires e risaliamo sulla strada forestale. La strada, abbondantemente innevata in inverno, ci porterà all’imbocco della Valletta Ciamin (1380 m). Incontreremo una famosa sorgente d’acqua particolarmente buona, detta «Schwarzer Lettn». Ora la strada si fa più stretta (1449 m) e raggiunge la prima baita, lo Schaferleger. Il sentiero prosegue più ripido verso il Rechter Leger, ma la meta sarà presto raggiunta. Ci troviamo ora in un’ampia radura al centro della valle da cui si gode un’ampia vista sulle cime del Principe e di Ciamin. Per il ritorno decideremo di percorrere interamente la Valletta Ciamin sul versante orografico sinistro del rio omonimo. Con buone condizioni di neve si può tornare al punto di partenza anche passando per la Tschaminschwaige.

SUGGERIMENTO:
Una bella alternativa: proseguire il cammino nel greto del torrente all’altezza del ponticello dopo la sorgente.
durata: 7 h
lunghezza: 15 km
dislivello: 1300 m
arrivo: Berghotel Piné (Bagni di Lavina Bianca
) partenza: Berghotel Piné (Bagni di Lavina Bianca)

La salita al di là del Rio di Ciamin passa per un bosco di pini nella cosiddetta Gola dell’Orsara (Bärenfalle). Quando il sentiero, come spesso accade, non è innevato, si può procedere prevalentemente senza le racchette da neve.
Il primo punto di notevole interesse all’inizio, è il Tschetterloch, una suggestiva caverna che si presume sia stata luogo di culto preistorico.
Il percorso prosegue per circa 2 ore, in faticosa salita tra ripide pareti di roccia fino alla Sella Tschafatsch (2069 m). Usciti dalla gola, lo sguardo spazia sull’altopiano dello Sciliar-Schlern e sul Gruppo del Catinaccio (Rosengarten). Calzate le racchette da neve, si procede in ripida discesa attraverso boschi di mughi alla malga Sesselschwaige (1940 m). Di lì si prosegue per la gola rocciosa dello Sciliar sul sentiero detto «Knüppelweg» fino al crocifisso di Peter Frag. Ora si volta a sinistra sul sentiero n.7 e si giunge al tratto che in ¾ d’ora sale al rifugio Tschafon (1738 m). Sul sentiero n.4–4a si punta a San Cipriano per rientrare agevolmente al punto di partenza.
durata: 5,5 h
lunghezza: 13 km
dislivello: 950 m
arrivo: San Cipriano
partenza: San Cipriano

A San Cipriano si stacca il sentiero n. 1A, contrassegnato come percorso per racchette da neve. In circa 2 ore di salita si giunge al Passo Nigra.
Attraversata la strada asfaltata per il passo, si prosegue in direzione est sulla strada forestale (pista da slittino), fino al bivio per la malga Baumann (Baumannschwaige).
Seguendo i cartelli segnaletici si arriva ad una malga, dove il sentiero devia a destra e sale ripido ai prati detti Angelwiesen, per un’ora e mezza di cammino. Da qui il panorama è straordinario: A sinistra, verso sud, si vedono il Gruppo del Latemar, il Corno Nero (Schwarz-horn), il Corno Bianco d’Ega (Weisshorn). Di fronte vediamo il Gruppo di Brenta, l’Ortles, le Alpi Venoste e le Alpi Aurine. Davanti a noi si erge lo Sciliar (Schlern), mentre alle nostre spalle incombono la Croda di Re Laurino (Laurinswand) e le Torri di Vaiolet. Dalle Angelwiesen la Hanigerschwaige (1904 m) non è più lontana.La discesa non presenta particolari difficoltà: Si passa ai prati di Plafötsch e successivamente ai prati di Traun, da dove si potrà tornare al punto di partenza
durata: 4 h
lunghezza: 12 km
dislivello: 400 m
arrivo: Passo Costalunga
partenza: Rif. Jolanda vicino la strada verso il Passo Nigra

Si raggiunge il Passo di Costalunga (Karer Pass – 1750 m) con lo skibus. Da lì parte un sentiero che attraversa i Prati di Latemar e si spinge lungo il bosco verso la piccola Forcella del Latemar, ai piedi dei Campanili del Latemar (ca. 1960 m). Dopo una discesa di circa 100 m, si accede al sentiero del Labirinto, che si snoda tra giganteschi massi erratici e detriti fino alla località denominata Mitterleger, una radura idilliaca a quota 1839 m. Per il ritorno possiamo scegliere un altro percorso attraverso la famosa foresta di Latemar, verso il Grandhotel Karersee, fino alla statale, e raggiungere sul sentiero n.6 l’albergo Moseralm (1580 m) e di qui la locanda Jolanda (1744 m) sulla strada per il Passo Nigra.

OSSERVAZIONE:
Il sentiero del labirinto è tutto in ombra. Al sole si torna solamente al Passo di Costalunga